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Fondazione Mach, la Vespa samurai scende in campo contro la cimice

where San Michele all’Adige (Trento) when Mer, 24/06/2020 who roberto

Al via i lanci delle vespe samurai alla presenza dell’assessore Zanotelli. Si parte dal campus Fem per coprire nelle prossime settimane i principali siti del territorio provinciale

Sono iniziati a San Michele all’Adigeallevamenticimice.jpg i rilasci in campo della vespa samurai per contrastare la cimice asiatica. Un’operazione preparata dal gruppo di lavoro della Fondazione Edmund Mach da anni in prima linea per affrontare questa emergenza e che grazie alla recente apertura normativa che consente l’uso dei parassitoidi si può finalmente concretizzare, anche se per raggiungere una situazione di equilibrio ci vorrà qualche anno.
 
È l'inizio - si legge in una nota - di un percorso importante, tanto atteso da parte del mondo agricolo, i cui esiti non saranno immediati ma si vedranno nel corso dei prossimi anni. In parallelo l'attenzione è posta anche sulla lotta alla Drosophila suzukii, dei cui progressi la Fem ha dato evidenza negli scorsi giorni. Fem, mondo agricolo e Provincia continuano quindi a dialogare affinché insieme si possano dare risposte tangibili e concrete alle aziende agricole trentine”. è stato programmato il rilascio di migliaia di femmine di vespa samurai, ovvero 100 femmine per ogni sito, che saranno immesse nell’ambiente naturale per tre volte a distanza di 20 giorni l’una dall’altra. Sono alcune decine i siti interessati, distribuiti su tutto il territorio provinciale e collocati in prossimità delle principali aree frutticole in cui è stata riscontrata una elevata densità di popolazione della cimice.
 
L’attività di rilascio durerà un paio di mesi e si inserisce nell’ambito dello specifico progetto per la lotta biologica SWAT, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento. Il progetto conta sull’importante collaborazione del CREA, coordinatore del programma di lotta biologica a livello nazionale, che ha fornito a FEM il primo nucleo del parassitoide Trissolcus japonicus specializzato nel parassitizzare le uova di cimice perché venisse allevato e moltiplicato nelle strutture di quarantena della FEM.
Gli ambienti identificati sono aree caratterizzate dalla presenza di colture agrarie (frutteti), margini boschivi e a ridotto input chimico che permetteranno alla specie antagonista di insediarsi nel territorio. I punti sono stati distribuiti in tutte le zone a maggior presenza della cimice asiatica, cercando di garantire rilasci in Piana Rotaliana, Val di Non, Val di Cembra, Val d’Adige, Valsugana, Vallagarina, Alto Garda e Valle Laghi.

immagini
allevamento-cimice
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