A Londra si progetta un grattacielo “organico”, sarà fatto di bambù, carta riciclata e rifiuti plastici
Partendo da una struttura ad impalcatura in bambù, tipica delle costruzioni asiatiche, il grattacielo sarà rivestito da pannelli rigidi realizzati con carta riciclata e rifiuti plastici
Dopo la costruzione, a New York, delle tre torri “biodegradabili”, costruite con mattoni in buccia di mais e micelio di funghi, dovrebbe presto vedere la luce a Londra l’Organic London Skyscraper, un grattacielo che nasce dalla carta riciclata e da rifiuti plastici.
L’idea - raccontata da Rinnovabili.it - è nata dai progettisti di Chartier-Corbasson come risposta al costante aumento della popolazione urbana ed al conseguente aumento dei rifiuti solidi.
Partendo da una struttura ad impalcatura in bambù, tipica delle costruzioni asiatiche, il grattacielo “organico” sarebbe rivestito con pannelli rigidi realizzati con carta riciclata e rifiuti plastici.
Per di più, lo studio ha avuto la rivoluzionaria idea di recuperare i rifiuti stessi dei residenti per ultimare l’opera e realizzare un edificio a costi estremamente ridotti. Secondo i progettisti, infatti, partendo dal nucleo rigido centrale degli ascensori e dalla struttura in bambù per realizzare la base del grattacielo, basterebbe poco meno dei rifiuti prodotti dai futuri inquilini dell’edificio per completarne la facciata. L’intero processo di riciclo e trasformazione dei rifiuti nei pannelli costruttivi avverrebbe ovviamente all’interno dell’Organic London Skyscraper: con 80 bottiglie di plastica prodotte da un singolo utente si potrebbe ottenere un pannello isolante, al quale si aggiungono i 75 kg di carta riciclata, corrispondenti a 2 pannelli termoisolanti.
L’impalcatura cava in bambù consentirebbe inoltre di ridurre l’attrito del vento, incanalando l’aria all’interno dei pali in bambù, dotati di micro turbine eoliche, per produrre nello stesso tempo energia elettrica a disposizione dell’edificio.