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La nuova direttiva raee in “Gazzetta Ufficiale”. Crescono del 60% gli obiettivi di raccolta

where Bruxelles when Lun, 30/07/2012 who redazione

Pubblicata a livello europeo la Direttiva 2012/19/Ue sui rifiuti elettronici. Nel 2019 dovremo raccoglierne 10 chili per abitante e parte “l’uno contro zero” nei centri commerciali. Il Cdc raee: “Passo importante, ora si acceleri sul recepimento”

È ufficiale: la nuova direttiva europea sui raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, è diventata parte integrante della legislazione comunitaria. Dopo la pubblicazione nella “Gazzetta ufficiale europea” del 24 luglio, gli stati membri hanno tempo fino al 14 febbraio 2014 per recepirla nelle legislazioni nazionali con i necessari adattamenti.
Cosa cambia? In primis aumentano gli obiettivi di raccolta: entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di raee per ogni 100 di nuovi apparecchi elettronici immessi sul mercato. Una quantità che diventerà di 65 tonnellate nel 2019. Confrontato ai parametri attuali questo significa per il nostro paese passare da una media pro-capite attuale di circa 4,2 chili per abitante ai circa 7,5 nel 2016 fino a 10 nel 2019. Inoltre è prevista l’introduzione del ritiro “uno contro zero” per i raee di piccole dimensioni. Questo significa che gli esercizi commerciali di grandi dimensioni – oltre i 400 metri quadrati di superficie – dovranno ritirare gratis i piccoli elettrodomestici anche senza l’acquisto di un prodotto nuovo equivalente (come già avviene oggi con il ritiro “uno contro uno” applicato a tutte le apparecchiature elettroniche). Sono anche state definite norme più severe per evitare che i rifiuti hi-tech vengano esportati illegalmente all’estero,
“Siamo nel complesso soddisfatti dei contenuti della nuova direttiva”, commenta Danilo Bonato, presidente del Centro italiano di coordinamento raee. “Il recepimento può migliorare il nostro impianto normativo – prosegue Bonato. – Ci auguriamo che questo spirito sia presente anche in fase di recepimento in modo da correggere alcuni aspetti che ancora oggi frenano il raggiungimento per l’Italia delle medie europee di raccolta. Penso, per esempio, al Registro dei produttori di raee che diventa fondamentale per il calcolo dei quantitativi immessi sul mercato, ma che ancora oggi in Italia stenta ad attivarsi”.
Soddisfatto anche il consorzio Remedia, che ha sviluppato uno studio sulle potenzialità e prospettive del sistema raee, alla luce della nuova direttiva Ue, che verrà presentato il 2 ottobre al seminario di Symbola, la fondazione per le qualità italiane.
La direttiva 2012/19/UE entrerà in vigore entro agosto con una prima fase transitoria, della durata di sei anni, e con un periodo successivo a regime.
Leggi qui il testo completo. 

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