L’Oréal avvia a Settimo Torinese la super-fabbrica a emissioni zero
Cogenerazione, biomasse, fotovoltaico, biogas per lo stabilimento più grande tra i 44 che la multinazionale francese della cosmetica ha in tutto il mondo
L’obiettivo emissioni zero è stato raggiunto. Lunedì a Settimo Torinese il gruppo cosmetico francese l’Oréal ha inaugurato gli impianti che consentono di azzerare le emissioni di anidride carbonica dello storico stabilimento piemontese, il più grande fra i 44 che la multinazionale parigina ha nel mondo e il principale centro di produzione del gruppo. Da Settimo Torinese viene esportato il 93% della produzione, che viene venduta dal Messico al Giappone.
Hanno tagliato insieme il nastro tricolore il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, l’amministratrice delegata dell’Oréal Italia, Cristina Scocchia, la direttrice dello stabilimento, Stefania Frossasco, e il sindaco di Settimo Torinese, Fabrizio Puppo.
Lo stabilimento, costruito nel ’59 e in produzione dal 1960, è il primo al mondo del gruppo per unità prodotte, 330 milioni di pezzi l’anno, ed è anche il più pulito poiché con l’adozione di alcuni impianti energetici a basso impatto ambientale è stata annullata una potenziale emissione annua di oltre 9.000 tonnellate di CO2.
Il progetto fa parte dello Sharing Beauty with All, un piano di sostenibilità e politiche economiche creato nel 2013 dal gruppo l’Oréal. Esso punta ad abbattere del 60% la produzione di CO2 entro il 2020: nello stabilimento di Settimo, il gruppo francese è riuscito a raggiungere questo obiettivo con ben quattro anni di anticipo.
Ecco alcuni degli aspetti tecnologici. La gestione del biogas per la generazione del vapore tecnologico necessario ai processi produttivi è affidata al gruppo Acea Pinerolese; Elaris Holding, gruppo che controlla un pool di aziende impegnate nella produzione e gestione di energie rinnovabili, ha collaborato per la maggior parte del progetto: un impianto fotovoltaico – 14,000 pannelli e 3 MW - installato da Enersol produce il 35% del fabbisogno energetico; il restante 65% viene fornito dalla vicina centrale di cogenerazione a biomasse di Solis, il cui prodotto viene utilizzato da Riesco per fornire servizi di teleriscaldamento e teleraffrescamento allo stabilimento e alla città di Settimo Torinese.
“L’economia circolare è una verità che rende più competitive quelle aziende che per prime seguono questo percorso. Il gruppo l’Oréal è un esempio di come l’ambiente è amico delle imprese e di come questa strada ha un futuro in Italia - ha commentato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. - Qui c’è un’imprenditoria che investe nel nostro paese e nell’Europa. Il governo, in linea con le direttive della Cop21 di Parigi, accompagna la svolta dell’economia verde e quelle aziende che si impegnano”.“L’Italia è un leader mondiale nel campo della robotistica e delle rinnovabili: la competitività e la produttività che propone hanno riportato in Italia investimenti stranieri attraverso un’attività di reshoring. L’energia green ha un costo inferiore rispetto a quella convenzionale e la produttività sostenibile, così come una leadership etica, ha contribuito a portare a termine questo ambizioso progetto, del cui risultato siamo felici e orgogliosi”, ha concluso Cristina Scocchia, amministratrice delegata dell’Oréal Italia.