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Rapporto Annuale EcoTyre. Gestiti più di 46mila tonnellate di PFU nel 2022

where Roma when Mer, 24/05/2023 who roberto

Sono 16.270 i gommisti e le officine serviti in Italia, effettuate 19.417 missioni di ritiro

Nel 2022 sono stati raccolti oltreecotyre.jpg 46mila tonnellate di PFU in tutte le Regioni d’Italia, di queste circa 44 provengono dalla rete nazionale del ricambio (gommisti), 2 milioni dagli autodemolitori ACI e il restante dai ritiri straordinari associati al progetto PFU Zero. È il bilancio contenuto nel report annunale di EcoTyre che anche quest’anno ha superato gli obiettivi di raccolta previsti dalla legge, arrivando a raccogliere il +1,12% di PFU rispetto a quanto richiesto dal Ministero. In 12 anni di attività ha avviato al corretto recupero circa 500.000 tonnellate di PFU pari a circa 66 milioni di pezzi.
 
Il primato dei soci italiani
Il Consorzio ha il primato nazionale per numero di Soci italiani, europei e internazionali che si affidano a EcoTyre per la gestione del fine vita degli pneumatici nuovi che immettono sul mercato ogni anno (794 Associati a dicembre 2022). Il Consorzio genera un valore economico di circa 14 milioni di euro, che equivale a un’industria di medio grandi dimensioni, con un totale di 110 risorse impiegate tra dipendenti diretti e indiretti più 5 esperti esterni dedicati alle attività di ricerca e sviluppo.
 
L’organizzazione
L’organizzazione EcoTyre è basata su 125 EcoTyre Partner di cui 107 Logistic Partner - aziende specializzate nella logistica di ritorno - e 18 Recycling Partner che si occupano del trattamento e recupero. Nel 2022 sono stati effettuati 19.417 ritiri, la gran parte di queste ha riguardato i gommisti (18.898), altre 464 sono state effettuate presso autodemolitori afferenti alla rete ACI, mentre 55 sono stati gli interventi di ritiro straordinario. Sono 16.270 le officine e gommisti del Consorzio sparsi su tutta la penisola, il 66,99% dei quali è di piccole dimensioni (con ritiri mediamente inferiore a 300 PFU), con un indice di puntualità medio, ossia la garanzia di effettuare il ritiro entro la data concordata, dell’80,32% nei centri urbani e del 75,43% nelle aree periferiche. La raccolta è svolta in maniera capillare, dalle piccole isole ai comuni di montagna, con una logica di prossimità: i PFU raggiungono l’impianto di trattamento più vicino, riducendo km percorsi, costi ed emissioni inquinanti. EcoTyre si affida ad aziende rispettose dell’ambiente. Nel 2022 si è arrivati ad avere il 96% dei mezzi su cui viaggiano i PFU marchiati Euro 5 o Euro 6.
 
I progetti
Prosegue “PFU Zero”, il progetto per la raccolta straordinaria di PFU sul territorio, che nel 2022 ha realizzato 55 interventi straordinari su discariche abbandonate, avviando a recupero 231.140 kg di PFU. EcoTyre partecipa con Legambiente a Puliamo il Mondo, la più importante iniziativa italiana di contrasto all’abbandono dei rifiuti. Con Marevivo, invece, la campagna PFU Zero sulle Coste Italiane, sono stati effettuati interventi in una decina di porti e spiagge per rimuovere PFU abbandonati sul fondo marino. EcoTyre è la prima realtà ad essersi posta l’obiettivo ambizioso di completare il ciclo della circolarità della gomma, ossia di rendere possibile l’impiego di gomma devulcanizzata, direttamente derivante da PFU, in nuove mescole di gomma utilizzabili per la produzione di pneumatici ed altri prodotti. Con questo progetto sono state realizzate diverse applicazioni, come il battistrada di pneumatici, arrivato ai test su strada, dimostrando la sostenibilità economica e tecnologica del progetto. Tra il 2023 e il 2025 è prevista la diffusione di tali prodotti in tutta la flotta EcoTyre e la promozione in tutta la filiera della gomma. “Nell’anno appena trascorso abbiamo assistito ad un iniziale ritorno alla normalità post pandemia interrotto bruscamente dall’invasione dell’Ucraina, che ha avuto un impatto molto rilevante sui costi dell’energia e delle materie prime necessari per le attività di trattamento e trasporto degli PFU raccolti – commenta Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – Ma grazie al contributo di tutti i collaboratori interni ed esterni, siamo riusciti a proseguire la raccolta senza aumentare gli eco-contributi. In questo modo si sono raggiunti non solo i risultati e gli obiettivi previsti originariamente dalla legge, ma anche quelli di extra raccolta richiesti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”.
 
Il report completo è consultabile qui: Report EcoTyre 2022.

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