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Animalìe. In Trentino altri due orsi cominciano a creare problemi. La Lav: la Provincia vuole ucciderli

where Trento when Lun, 19/07/2021 who roberto

Una diffida al presidente Fugatti. I due grossi animali cercano cibo nei cassonetti dei rifiuti umidi non protetti con dispositivi anti-orso

Secondo la Lega Anti Vivisezionistaorso.jpg, esistono documenti ufficiali che confermano l’intenzione della Provincia di Trento di aprire “una nuova estate di fuoco contro due orsi che vivono in quel territorio”. Gli animali che potrebbero essere uccisi sono M62 e F43, un maschio e una femmina che, come il loro fratello M57, hanno imparato ad alimentarsi dai cassonetti dei rifiuti: un comportamento considerato problematico e per il quale le linee guida provinciali, da poco approvate, prevedono la loro uccisione. Poco più di un anno fa l’orsa JJ4 venne condannata a morte dalla provincia di Trento (condanna non eseguita) perché aveva aggredito due cacciatori che, usciti dal sentiero, si erano imbattuti nei suoi cuccioli. Dice la Lav: “Quell’orsa è stata salvata e ora continua a vivere libera senza avere più dato notizia di sé”.
 
Cattura e radiocollare
Con l’approvazione delle nuove linee guida per la gestione degli orsi, la Provincia di Trento ha quindi deciso che i naturali comportamenti degli orsi, come la ricerca del cibo, d’ora in poi comporteranno la loro cattura e l’applicazione di un radiocollare, per seguirne gli spostamenti.
Dice la Lav: “Dal momento in cui un orso è identificato nei suoi comportamenti ‘problematici’ (avvicinamento a cassonetti, aree abitate, strutture antropiche), anche in assenza di episodi di aggressione o minaccia all'uomo, la provincia può mettere in campo due tentativi di dissuasione, con pallottole di gomma o con l’intervento di cani da orso; esperiti questi tentativi, entro un anno dal primo episodio critico registrato, la Provincia potrà procedere con l’uccisione”.
M62 e F43 sono stati sorpresi in più occasioni mentre si alimentavano presso i cassonetti dei rifiuti dell’umido, un comportamento considerato pericoloso perché abitua gli orsi alla vicinanza dell’uomo e alla percezione dei centri abitati come fonti inesauribili di cibo.
 
Il commento di Massimo Vitturi
“La mancata messa in sicurezza dei cassonetti dei rifiuti da parte della Provincia, che in più di 20 anni non è riuscita a completarne la sostituzione con quelli provvisti di dispositivo anti-orso – afferma Massimo Vitturi della Lav – è di fatto la causa della spregiudicatezza degli orsi, che in quei cassonetti identificano una mensa a disposizione, al punto da riuscire a superare la loro innata paura nei confronti dell’uomo.”
Secondo l’associazione, il ritardo della Provincia nella sostituzione dei cassonetti, è la prima, vera, causa dell’avvicinamento degli orsi alle aree urbane; non si vede quindi per quale motivo gli animali debbano essere perseguitati fino alla morte per le inadempienze dell’Amministrazione provinciale.
“Noi chiediamo da sempre che la Provincia di Trento provveda alla sostituzione dei cassonetti con quelli dotati di strutture anti orso, ma solo negli ultimi mesi, a ben ventuno anni dall’avvio del progetto di reintroduzione degli orsi, abbiamo notizia delle prime sostituzioni, quando oramai M62 e F43 erano già stati sorpresi ad alimentarsi in quelli senza protezione”.

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