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Applausi per Draghi. Tutte, ma proprio tutte, le reazioni al discorso programmatico

where Roma when Lun, 22/02/2021 who roberto

Tra soddisfazione e consigli sul percorso da intraprendere, ecco il panorama dei commenti del mondo green: dalle associazioni ambientaliste ai partiti, da Slow Food al Coordinamento Free

Il discorso programmatico del presidentedraghi.jpg del Consiglio Draghi ha favorevolmente impressionato gran parte del mondo green e ambientale. Ecco un piccolo panorama dei commenti giunti in redazione provenienti dal mondo green.
 
Il futuro del nostro Paese o sarà sostenibile, puntando decisamente e con coraggio sulla decarbonizzazione e l’arresto e l’inversione dell’emorragia di biodiversità terrestre e marina, o non sarà quello che meritano le future generazioni. Per il rilancio dell’Italia è necessario superare modelli economico produttivi incapaci di perseguire l’innovazione e le sfide ambientali. Questo per noi è la sostanza del messaggio di Draghi, che apprezziamo e condividiamo e che secondo noi deve essere la guida per la revisione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR). Sembra iniziata una nuova era, con un programma che nasce da una premessa di cambiamento, di rivoluzione nell’azione di governo. Un 'Governo del Paese', che mette al centro l’ambiente, il pianeta, il futuro sostenibile, con un approccio europeista”, dichiara la presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi.
 
L’attenzione riservata alle emergenze climatica e ambientale in corso, nelle parole pronunciate in Senato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, è un segnale importante” dice Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace. "Secondo Greenpeace, se vorrà dare un seguito concreto a queste parole, il governo Draghi dovrà agire subito in campo energetico, con provvedimenti per dotare il Paese delle necessarie infrastrutture per la transizione energetica, a cominciare dagli interventi sulle reti e sugli impianti di accumulo e batterie. Si tratta, infatti, di una condizione indispensabile per raggiungere i nuovi obiettivi europei e, in prospettiva, per puntare a un Paese al 100 per cento rinnovabile. Così facendo si creerebbero, inoltre, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro".
 
Cambiamenti climatici e pandemia, il Presidente del Consiglio nel suo discorso al Senato allude al ruolo dell’uomo in questo processo distruttivo, agli effetti della crisi climatica sul Pianeta, sull’ambiente e sulla salute. All’amplificazione che l’inquinamento ha dato al coronavirus e alla tempesta perfetta che la crisi climatica e la pandemia hanno prodotto. Con effetti devastanti su salute, economica e tenuta sociale del Paese. Una situazione da cui non usciremo come prima, ma cambiando. Sarà necessario proteggere il futuro dell’ambiente, che è tutt’uno con il progresso e il benessere sociale, grazie ad un nuovo modello di crescita e alla transizione ecologica. Facendo attenzione ad aiutare i lavoratori e le persone in difficoltà, a sostenere le imprese che hanno una prospettiva e ad accompagnare verso il cambiamento le attività che guardano al passato. Un filo verde che accompagnerà non solo l’Italia, ma anche la nostra presidenza del G20 e la Youth4Climate che l’Italia ospiterà in vista della Conferenza Onu sul Clima di Glasgow”. Lo dichiarano Annalisa Corrado e Carmine Maturo, co-portavoce di Green Italia, assieme a Rossella Muroni e Lorenzo Fioramonti, parlamentari e membri dell’ufficio di presidenza.
 
È una transizione ecologica che non si annuncia per niente facile - afferma il Presidente del Coordinamento FREE, Livio de Santoli. - È ottimo il coordinamento delle attività concentrate in un ministero nuovo, ma proprio per questo gli obiettivi devono essere chiari, precisi e l'azione deve essere chirurgica”. “Auspichiamo - prosegue - che il Ministro per la Transizione Ecologica sappia cogliere queste opportunità senza tentennamenti, a partire da una rapida revisione del Piano Nazionale Energia e Clima (Pniec), che deve essere adeguato ai nuovi target europei di riduzione delle emissioni e di crescita delle rinnovabili”.
 
Per Slow Food, “il discorso di Mario Draghi ha toccato alcuni temi di cruciale importanza per quel vero cambio di paradigma su cui Slow Food da tempo ormai insiste. Il momento storico che stiamo vivendo, l’autorevolezza e l’esperienza del nuovo Primo ministro, l’orizzonte temporale cui ha accennato - cosa faremo nel 2050 - e i confini politici oltre ai quali ha lanciato lo sguardo - Europa, Mediterraneo, Balcani, Africa - ci fanno guardare ai prossimi giorni e alle prime proposte con attesa e fiducia”. “Ci piacerebbe - aggiunge Slow Food - vedere tra i primi interventi del governo Draghi il tema che secondo Slow Food permette di leggere a 360° il sistema produttivo, economico, culturale e sociale in cui viviamo, una delle principali cause delle crisi climatica e ambientale, ma anche tra le prime soluzioni per risolverle. In questo primo discorso avremmo voluto sentir parlare anche di cibo e di chi il cibo lo produce e lo trasforma, di quelle migliaia di piccole aziende agricole che curano i territori e i paesaggi, che costituiscono il tessuto delle comunità italiane, dei piccoli borghi che quel turismo rispettoso non devasta ma nutre”.
 
 La presidente degli Amici della Terra Monica Tommasi ha dichiarato: “Esprimiamo la nostra soddisfazione e fiducia nel Governo guidato dal professor Draghi e, in particolare, per la nomina del ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani.Ci sentiamo in sintonia con l’approccio alla materia energetico ambientale, espressa dal professor Cingolani in più occasioni, basato sul principio dell’uso razionale delle risorse e del risparmio energetico".

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