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Ogm: la scelta europea di consentire divieti nazionali. I commenti

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 19/01/2015 who redazione

Il compromesso raggiunto dopo 4 anni di negoziati. Serviranno mesi prima che il divieto agli italiani di coltivare Ogm possa essere applicato (ma è ancora in vigore una moratoria nazionale)

Il via libera finale del Parlamento europeo alla direttiva consentirà ai Paesi membri dell'Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul territorio nazionale, anche se queste nuove varietà agricole vengono autorizzate a livello europeo.

Secondo le norme attuali, un prodotto Ogm che va ad arricchire il numero di varietà viventi, quando ha superato tutte le prove e gli studi sanitari e ambientali dell’ente europeo sulla sicurezza alimentare Efsa, ottiene un’autorizzazione europea alla semina e i singoli Paesi non possono opporvisi.

L’Italia è stata condannata più volte per il divieto nazionale posto contro la semina di un granturco, il Mon810, una varietà Ogm autorizzata in Europa la quale ha la proprietà di essere resistente alle larve di un parassita. Gli altri granturchi, gli ibridi da ingegneria genetica ma non-Ogm, hanno bisogno di numerosi trattamenti con antiparassitari chimici.

L’ennesima moratoria italiana, contestata in Europa, sta per scadere.
La nuova decisione europea cambierà in futuro le regole: i singoli Paesi, come ha fatto l’Italia, potranno porre barriere alla coltivazione.

Ovviamente, come avviene già ora anche in futuro si potranno importare i prodotti Ogm. Le barriere nazionali però non potranno essere motivate da ragioni sanitarie e ambientali, poichè questi aspetti sono già contenuti nell’analisi condotta dall’Efsa per concedere l’autorizzazione europea.

Servirà tempo prima che la decisione europea di consentire i divieti a nuove varietà viventi venga trasformata in un testo finale, il quale dovrà poi essere recepito dai singoli Paesi.
“Sì Europarlamento a direttiva per libertà Stati su coltivazione Ogm. Grande risultato Italia, risposta a chi parla di Semestre improduttivo”, ha scritto da Bruxelles su twitter il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.

mauriziomartina.jpg"Un successo" del semestre europeo di presidenza italiana, sostiene il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. "Un risultato che non era scontato e sul quale si lavorava da più di quattro anni. Molto importante è stato anche il dialogo e il lavoro fatto dal parlamento europeo, in particolare dalla delegazione italiana". Secondo il ministro Martina la decisione, che consente di vietare questa tipologia di vegetali, “risponde alle attese degli agricoltori, dei territori e di tutti gli italiani che hanno a cuore la qualità, la tipicità dei nostri prodotti alimentari e la distintività del nostro modello agricolo”.

"Con la nuova legislazione abbiamo assicurato flessibilità e certezza del diritto, dando ascolto ai nostri cittadini e alle loro esigenze, visto che quello degli Ogm è un tema molto sensibile e su cui c'è un forte dibattito nell' opinione pubblica", aggiunge l’europarlamentare alfaniano Giovanni La Via, presidente della commissione Ambiente dell'Europarlamento.
"Affermare che durante il semestre europeo di presidenza italiana non è stato fatto nulla per l'agricoltura è una menzogna, un torto all'Italia”, commenta il deputato Nicodemo Oliverio del Pd.

"Una buona notizia per l'agricoltura di qualità e un passo in avanti importante per la tutela della biodiversità", sottolinea Susanna Cenni, deputata del Pd.
Secondo Greenpeace, l’accordo prevede “una norma lacunosa e che avrà bisogno di mesi prima di essere recepita in Italia: dobbiamo invece difenderci subito dal mais transgenico della Monsanto”.

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Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina
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