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Addio tutelato. Besseghini lancia l’allarme prezzi nel mercato libero: +26% nel 2019

where Roma when Mar, 22/09/2020 who roberto

L’allarme è stato lanciato dal presidente di Arera nel corso della presentazione della Relazione Annuale dell'Autorità dell'Energia alla Camera

“Nel 2019 i clienti domestici hanno stefano-besseghini.jpgpagato mediamente il 26% in più sul mercato libero, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica. Pur scontando le possibili differenze in termini di condizioni contrattuali e di servizio offerto, questo differenziale di prezzo rappresenta certamente un elemento di attenzione". È l’allarme lanciato dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, nel corso della presentazione della Relazione Annuale dell'Autorità dell'Energia alla Camera, sottolineando che serve un intervento di Arera "ancor più forte per le famiglie verso il libero. Nuovi obblighi di qualità contrattuali, di servizio, ma anche per trasparenza".
 
Transizione faticosa
"Delle transizioni che interessano il settore energetico, quella al mercato libero sembra essere una delle più faticose", ha aggiunto il presidente di Arera, sottolineando che "da allora la società è cambiata e il servizio elettrico rischia di passare da antesignano delle liberalizzazioni a ultimo".
"Tutti i servizi pubblici che Arera regola entrano quotidianamente nella nostra vita, sia domestica che produttiva e crediamo sia importante riconoscere e valorizzare il fatto che tutti i servizi hanno funzionato con regolarità, garantendo - pur nell’eccezionalità della situazione - la continuità della fornitura dell’energia elettrica, del gas, del teleriscaldamento, dell’acqua e dei servizi di raccolta dei rifiuti" ha proseguito Besseghini. Il settore energetico si è mostrato più maturo, e anche con la sfida delle sole rinnovabili ha sempre garantito l’approvvigionamento. Ma questo è largamente vero anche per il settore idrico e per l’ultimo arrivato nelle competenze regolatorie dell’Autorità, il settore rifiuti, dove tuttavia sono emerse difficoltà per lo smaltimento rifiuti, per carenze impiantistiche e dipendenze da altri Paesi in lockdown.
 
Criticità nel dispacciamento
“Questo periodo di crisi - ha proseguito Besseghini - con una riduzione sostanziale della domanda di energia, ha esposto il settore energetico ad una sollecitazione senza precedenti” e “ci ha offerto la possibilità di evidenziare gli elementi più critici di un sistema che evolve verso un mix energetico con elevata presenza di rinnovabili elettriche e con la conseguente necessità di garantirne la stabilità”. “Si tratta di una situazione nuova, rispetto alla quale il settore elettrico non è ancora completamente attrezzato, nonostante gli apprezzabili elementi di stabilità. La situazione eccezionale ha dimostrato la resilienza del sistema italiano, ma ha anche messo ulteriormente in luce situazioni di criticità nel mercato, già oggetto di attenzione da parte dell’Autorità.
La bolletta elettrica riflette molto di quello che accade nei mercati all’ingrosso e l’assetto concorrenziale del mercato del dispacciamento è strutturalmente critico, in particolare nel Mezzogiorno, ma lo scenario di prezzi bassi che ha caratterizzato il primo semestre di quest’anno ha esacerbato situazioni nelle quali possono presentarsi opportunità, per gli operatori, di esercizio del potere di mercato".

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stefano-besseghini
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