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Per tutti gli isotopi! La centrale nucleare di Hinkley ordina a Bergamo gli scambiatori di calore

where Bergamo when Mar, 29/04/2025 who roberto

Dalle Officine Luigi Resta, storica azienda di Scanzorosciate con 200 dipendenti, arrivano quattro scambiatori per il reattore di General Electric in costruzione nel Regno Unito. Dall’esperienza nell’oil&gas al futuro nucleare.

Sono lunghi 20 metri e pesanohinkleypoint-flickr.jpg 170 tonnellate ciascuno: sono gli scambiatori di calore che un’azienda di Scanzorosciate nella Bergamasca ha prodotto e che verranno installati nella centrale nucleare di Hinkley Point C, in costruzione a Bridgwater, in Inghilterra. Protagoniste della commessa sono le Officine Luigi Resta che – come apprendiamo da un articolo dell’Eco di Bergamo - conta circa 200 dipendenti e genera un valore annuo di produzione pari a 60 milioni di euro (con un export pari al 100% del totale), per ben 200mila ore di lavoro in cinque anni.
“Abbiamo fornito quattro scambiatori di calore”, spiega Massimo Resta, presidente delle Officine Luigi Resta.
Il completamento del progetto testimonia l’esperienza e l’attenzione all’innovazione della compagnia, attiva da 75 anni nel settore oil & gas, nel petrolchimico e nei fertilizzanti, con particolare attenzione ai componenti ipercritici, di fascia altissima dal punto di vista tecnico-qualitativo.
 
Qualità e poca concorrenza
La domanda che ci si potrebbe fare è perché un impianto inglese si è rivolto a un’azienda bergamasca. “Al mondo ci sono poche aziende – spiega il presidente - che riescono a produrre apparecchi come i nostri, soprattutto rispettando la qualità e le certificazioni richieste dal settore del nucleare, che ha standard elevatissimi e una sorveglianza continua. Guardando al panorama internazionale, i concorrenti sono davvero pochi. La nostra credibilità tecnica e la nostra esperienza in settori affini hanno convinto General Electric a rivolgersi a noi, preferendoci alla concorrenza”.
 
Il salto nucleare
La centrale Hinkley Point C è la prima commessa atomica per le Officine Luigi Resta, che puntano a capitalizzare sul lavoro svolto sull’impianto come trampolino di lancio per una maggiore penetrazione nel settore: “Siamo già in contatto con diverse aziende sparse in tutta Europa per altri progetti: crediamo molto in questo settore e riteniamo che l’atomo sarà una delle fonti energetiche del futuro, soprattutto se vogliamo abbattere le emissioni inquinanti. Ci stiamo preparando a espandere la nostra capacità produttiva per centrali nucleari e impianti”, ha concluso Massimo Resta.

immagini
hinkley-flickr