torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​Anie, le smart grid hanno un potenziale da 10 miliardi di euro

where Roma when Lun, 09/12/2013 who redazione

Sono i dati che emergono dallo studio “Sviluppo delle smart grids: opportunità per le aziende italiane del settore”, commissionato da Anie Energia al Politecnico di Milano

Il potenziale di investimento in reti intelligenti al 2020 valgono tra 3 e 10 miliardi di euro. È la stima contenuta nello studio “Sviluppo delle smart grids: opportunità per le aziende italiane del settore”, commissionato da Anie Energia al Politecnico di Milano e presentato questa settimana.
In particolare, sulla base dei dati storici degli ultimi anni e dei piani di sviluppo rete degli operatori, lo studio quantifica in “oltre 8 miliardi gli interventi su cabine primarie e cabine secondarie esistenti e le loro nuove installazioni”. Più in dettaglio, “si stima la realizzazione sulla complessiva rete di distribuzione nazionale di 100 - 200 nuove cabine primarie e circa 25.000 - 50.000 nuove cabine secondarie”.
I calcoli sono stati effettuati sulla base di due scenari di evoluzione, entrambi caratterizzati da elevata penetrazione della generazione diffusa, considerando che l'Italia ha ormai raggiunto livelli elevati in questo settore che, potenzialmente, aumenteranno una volta raggiunta la grid parity. In uno scenario dello studio si ipotizza dunque un quadro normativo e regolatorio che non crea condizioni favorevoli allo sviluppo delle smart grid, mentre nell’altro si suppone una garanzia di massimo sostegno anche dal punto di vista legislativo. L’investimento potenziale totale calcolato include sia le nuove installazioni, sia quelle già esistenti, considerando i centri operativi, le cabine primarie, secondarie e le tecnologie di generazione diffusa.
A giudizio di Anie Energia, “il forte aumento della penetrazione dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili nel sistema elettrico, che prende il nome di generazione diffusa, richiede lo sviluppo di nuove e più evolute modalità di gestione della rete e l'adozione di provvedimenti normativi che garantiscano la sostenibilità dell'investimento stesso”.
“L’Italia è senz’altro all’avanguardia sia dal punto di vista regolatorio che da quello normativo - afferma Matteo Marini, presidente di Anie Energia - , ma per una completa applicazione su scala nazionale delle smart grid c'è ancora molto lavoro da fare. Si impone infatti un ripensamento delle modalità di protezione, gestione e regolazione delle reti di distribuzione, che devono passare da passive ad attive. È questa la strada strategica da percorrere per rendere indipendente il nostro Paese e per portare i costi dell’energia a livelli competitivi anche in Italia”.
Anie Energia, con 339 aziende associate e oltre 20.000 dipendenti rappresenta i comparti della produzione, trasmissione, distribuzione e utilizzo di energia elettrica. Il fatturato 2012 del comparto ammonta a 14 miliardi, mentre l'export si aggira intorno ai 4,15 miliardi.
 

 
 
 

immagini
leggi anche: