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​Bianchini (Ref-e): “Si è ridotta l’intensità energetica nel 2013”

where Roma when Lun, 20/01/2014 who michele

L’esperto è intervenuto sul nuovo numero della newsletter del Gestore dei Mercati Energetici (GME) e ha parlato del crollo della domanda di energia tra recessione e cambiamento del mix produttivo

“Nel 2013 l’intensità energetica si è ridotta in misura considerevole per tutti i comparti produttivi, a fronte di un decremento del Pil quantificabile a chiusura d’anno nell’intorno del -1,8 %; elettricità, gas e prodotti petroliferi hanno segnato cadute molto più consistenti”. 
Lo rivela Roberto Bianchini del REF-E sul nuovo numero della newsletter del Gestore dei Mercati Energetici (GME), intervenendo sul tema del crollo della domanda di energia tra recessione e cambiamento del mix produttivo. Bianchini ricorda che “al netto dell’effetto di stagionalità il decremento dei consumi elettrici è quantificabile nell’intorno del 3%”, mentre per quanto riguarda la domanda di gas “i consumi del comparto termoelettrico hanno registrato un crollo del -18,5%” e quelli del settore industriale, che registra un -1,5%, sono stati “inferiori al calo complessivo della produzione industriale”.
Il fenomeno, osserva l’esperto del REF-E, è la conseguenza di tre distinti elementi: “Il calo della domanda elettrica, l’incremento della produzione da fonti rinnovabili non programmabili per l’ingresso di nuova capacità (la quota di produzione sul totale sarà prossima al 15% a chiusura d’anno) e le favorevoli condizioni metereologiche per la produzione degli impianti idroelettrici”. Da ciò si deduce, sottolinea ancora Bianchini, che la riduzione dell’intensità energetica, in media rilevata dall’andamento della domanda di gas ed elettricità rispetto al Pil, sia da ricercare “quasi interamente nella dinamica del comparto elettrico, dove a cambiare in modo profondo è stata la composizione dei consumi sia tra settori che all’interno di quelli industriali” con una forte riduzione, in particolare, dei comparti legati alla produzione di beni intermedi. L’analisi dei dati disaggregati mostra dunque, a giudizio dell’analista del REF-E, “che l’intensità energetica rispetto al Pil si è certamente ridimensionata, ma tale ridimensionamento non può essere associato ai guadagni di efficienza nell’uso dell’energia”.
Per il 2014, le previsioni elaborate dal REF-E, conclude Bianchini “vedono una ripresa della domanda di entrambi i settori. Per quanto riguarda i consumi elettrici, il progresso atteso è frutto sostanzialmente dell’andamento economico. A fronte di una previsione di crescita del Pil pari allo 0,7% e di una moderata crescita dell’intensità elettrica grazie alla fine della fase recessiva, i consumi sono attesi in ripresa ad un tasso di poco superiore all’1%”. Mentre per quanto riguarda il gas si attendono “ tassi di crescita più sostenuti rispetto al comparto elettrico e compresi fra l’1% e il 2,5%”.
Sul nuovo numero si possono anche leggere i consueti commenti tecnici relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities.
La nuova pubblicazione GME riporta infine, come è consuetudine a gennaio, i dati annuali sulle contrattazioni del mercato elettrico per l’anno 2013.
 
Il nuovo numero della newsletter lo trovi qui: www.mercatoelettrico.org