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Consumi elettrici, niente di nuovo: a gennaio è ancora calo (- 4%)

where Roma when Lun, 10/02/2014 who michele

Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+ 40,5%) e geotermica (+ 4,8%). Sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dello scorso anno quella fotovoltaica (+0,4%). In calo, invece, le fonti termoelettrica (-13,0%) ed eolica (-2,5%)

Consumi di energia elettrica in calo in Italia a gennaio. Il dato comunicato da Terna si attesta a 26,9 miliardi di kWh, con una flessione del 4% rispetto a gennaio dello scorso anno. Depurata dagli effetti di calendario e temperatura, la diminuzione della domanda elettrica di gennaio 2014 è pari al 2,5%. Rispetto a gennaio dell'anno precedente, infatti, si è avuto un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile superiore di circa due gradi. I 26,9 miliardi di kWh richiesti nel mese di gennaio 2014 sono distribuiti per il 46,5% al Nord, per il 28,7% al Centro e per il 24,8% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica di gennaio 2014 è risultata ovunque negativa: -4,4% al Nord, -3,0% al Centro e -3,8% al Sud. Nel mese di gennaio 2014 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l'84,2% con produzione nazionale e per la quota restante (15,8%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è calata del 4,9% rispetto a gennaio 2013. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+40,5%) e geotermica (+4,8%).
Sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dello scorso anno quella fotovoltaica (+0,4%). In calo, invece, le fonti termoelettrica (-13,0%) ed eolica (-2,5%). In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2014 rispetto al mese precedente è risultata negativa dello 0,3%. Il profilo del trend si mantiene decrescente.
“La crisi del settore termoelettrico sta assumendo ormai dimensioni drammatiche”. Questo il commento del presidente di Assoelettrica Chicco Testa. “Il termoelettrico, sul quale sono state investite decine di miliardi di euro, è ormai costretto al ruolo di compensatore della generazione non programmabile: questo esige che le regole del mercato elettrico vengano riformate e che vengano messi in cantiere interventi sulle tariffe per depenalizzare il ricorso all'energia elettrica”.
 
 

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Presidente Assoelettrica
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