A febbraio i consumi elettrici sono cresciuti del 2,8%
Fabbisogno italiano pari a 25,5 miliardi di kWh, positivo il comparto industriale; aumento a doppia cifra per la produzione eolica e fotovoltaica
In febbraio l’Italia ha consumato 25,5 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in crescita del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2021. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, anche il settore industriale ha fatto registrare un aumento del 5% rispetto a febbraio 2021, grazie alla sostanziale ripresa dei principali comparti monitorati. Nei primi due mesi dell’anno il fabbisogno nazionale è in aumento del 2,1% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+1,7% il valore rettificato).
Cresce rispetto a gennaio
Nel dettaglio, febbraio ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (20) e una temperatura media mensile inferiore di circa 0,5 °C rispetto a febbraio del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, è in crescita del 2,4%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di febbraio 2022 è risultata ovunque positiva: +2,9% al Nord, +2,3% al Centro e +2,8% al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, è aumentato dello 0,8% rispetto a gennaio di quest’anno.
Rinnovabili al 29%
Nel mese di febbraio 2022 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86% con la produzione nazionale e per la quota restante (14%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh (+7,5%). Le rinnovabili hanno coperto il 29% della domanda elettrica. In crescita le fonti di produzione eolica (+32,8%), termica (+19%), fotovoltaica (+16,6%) e geotermica (+1,9%), in calo quella idroelettrica (-51,3%) per effetto delle scarse precipitazioni del periodo e che comportano anche un livello di riempimento degli invasi prossimo ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni. Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -19,8% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+99%) e di una diminuzione dell’import (-14,8%), fenomeno riscontrato già nei tre mesi precedenti.
Consumi industriali
L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette “energivore”, torna in crescita dopo la flessione registrata nel mese precedente: i dati di Terna indicano un aumento del 5% rispetto a febbraio 2021 e del 2,8% rispetto a gennaio 2022 (dati destagionalizzati e corretti dall’effetto calendario). Positive le rilevazioni di tutti i principali settori, ad eccezione dei comparti dei mezzi di trasporto e dei metalli non ferrosi.