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Il ritorno di Scaroni. Radicali Italiani: uno scandalo, è stato al centro dello smantellamento di Yukos

where Roma when Mar, 18/04/2023 who roberto

Scaroni è stato l'artefice del ruolo giocato da Eni e Enel nello smantellamento operato nel 2007 da Putin dell'impero economico della compagnia petrolifera Yukos

Un ritorno all'Enel anche se scaroni.jpgcon l'incarico da presidente. Top manager, banchiere e attuale presidente del Milan, Paolo Scaroni ha guidato il gruppo elettrico come amministratore delegato dal 2002 al 2005. Nei suoi anni all'Enel Scaroni riposiziona la società sul core business energetico cedendo asset non strategici come Wind (operatore telefonico). Dopo i risultati ottenuti in Enel, nel 2005 viene nominato amministratore delegato dell'Eni, dove rimane fino al 2014. Molti i ruoli manageriali operativi ricoperti da Scaroni come consigliere di amministrazione e board member di aziende e organizzazioni italiane ed internazionali.
 
Radicali Italiani, Scaroni all'Enel è uno scandalo
Non ci stanno i radicali. "La nomina di Paolo Scaroni a presidente dell'Enel è un vero scandalo italiano. Da quando fu nominato da Berlusconi alla guida dall'Enel nel 2002 e dell'Eni nel 2005, Paolo Scaroni ha perseguito una stretta collaborazione con la Russia di Putin per un decennio, durante il quale ha mantenuto la sua posizione di potere con i governi di centro-destra e di centro-sinistra". Così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, rispettivamente segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani. "Scaroni - proseguono - è stato l'artefice del ruolo giocato da Eni e Enel nello smantellamento operato nel 2007 da Putin dell'impero economico della compagnia petrolifera Yukos di proprietà dell'oligarca Mikhail Khodorkovsky, suo avversario politico, opportunamente fatto sparire in un gulag siberiano e poi liberato dopo la 'rieducazione'. Radicali Italiani in splendida solitudine denunciò il ruolo giocato dalle nostre aziende di Stato con iniziative fuori e dentro il Parlamento. Iniziative tanto incessanti quanto inascoltate". "La distruzione della società privata Yukos e l'affermazione di Gazprom con la complicità diretta di Eni ed Enel sono un pezzo importante della nostra storia; una storia che ci ha portato frutti avvelenati in questo ultimo anno, quando la vera faccia di Vladimir Putin è divenuta visibile a tutti, tranne ai complici del regime terrorista del Cremlino. L'intreccio politico-imprenditoriale tra Russia e Italia nasce e cresce esattamente sotto la guida di Scaroni al quale i governi hanno consegnato le chiavi della politica estera, senza vedere che il cappio energetico putiniano si stringeva sull'Europa. Paolo Scaroni, il responsabile del suicidio energetico italiano, oggi è di nuovo a capo dell'Enel e noi siamo un Paese alla deriva", concludono.
 
Realacci: non danneggi la transizione
“In questi anni l’Enel con Francesco Starace ha cambiato strategia, con una netta scelta per una transizione energetica basata sulle fonti rinnovabili e sull’innovazione in molti campi. Oggi l’Enel è la prima utility privata nel mondo per potenza elettrica rinnovabile istallata ed ha in costruzione in Sicilia il più grande impianto per moduli fotovoltaici d’Europa. È una strada che ha prodotto risultati positivi in campo economico ed ha reso l’Italia più credibile e protagonista nella sfida aperta per contrastare la crisi climatica che è anche al centro del PNRR e della politica dell'Ue. Interrompere o rallentare sarebbe dannoso per l’economia del nostro Paese e avrebbe conseguenze anche sull’attuazione del PNRR. Il pericolo c’è ma mi auguro non accada”. Lo ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

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