Strage di Suviana, un anno dopo. I sommozzatori tornano nella centrale di Bargi
I vigili del fuoco vogliono recuperare alcuni dispositivi elettronici importanti che farebbero parte del sistema di controllo della centrale Enel Green Power.
A un anno dall’esplosione nella centrale elettrica di Bargi di Suviana, in cui morirono sette persone, i sommozzatori dei vigili del fuoco dovranno calarsi di nuovo all’interno dell'impianto. “Un’operazione molto delicata che stiamo pianificando da tempo. Siamo in attesa del nulla osta della Procura”, spiega al Giornale della Protezione Civile Massimiliano Russo, vicario del comando di Bologna. Lo fa davanti alla stampa, al fianco del comandante provinciale di Bologna Mauro Caciolai. I vigili del fuoco dovranno intervenire nuovamente per recuperare alcuni dispositivi elettronici importanti che farebbero parte del sistema di controllo della centrale Enel Green Power. Si tratta di componenti legati al ’cervello’ elettronico dell’impianto idroelettrico.
Alla ricerca dei dati per capire
“Bargi è un unicum al mondo, quindi quello che si sta facendo è prototipale, non è mai stato fatto e questo aumenta ovviamente le incertezze e la prudenza”, ha dichiarato il comandante Caciolai. “A Bargi siamo in un ambiente confinato che richiede attenzioni per operare, pieno d’acqua. Nella bonifica per la depurazione sono state contate 139 sostanze diverse. “Quindi si sta andando avanti con una certa lentezza, ma in questo caso è più che giustificata dalla necessità di porre attenzione a moltissimi particolari. Non ultimo ovviamente a tutti quei dati e quegli elementi che sono sensibili per la Procura. Non stiamo facendo indagini per finalità scientifiche, ma per garantire nonostante tutto la possibilità di tutela di tutte le parti interessate”, conclude Caciolai.