Terna, spunta il piano B per l’elettrodotto dal Montenegro?
La revisione deriva dall’aumento dei costi di realizzazione dell’infrastruttura, passati da 660 milioni a 1 miliardo di euro
Terna starebbe rivedendo il piano di realizzazione del cavo sottomarino previsto da un accordo del 2010 tra il governo italiano e quello montenegrino. Lo si apprende da MilanoFinanza. La revisione deriva dall’aumento dei costi di realizzazione dell’infrastruttura, passati da 660 milioni a 1 miliardo di euro. Il cavo avrebbe dovuto permettere l’importazione in Italia di energia rinnovabile prodotta nei Balcani. Adesso, dunque, si pensa ad ottenere una serie di finanziamenti, come per esempio il meccanismo dell’interconnector (previsto dalla L. 99/2000) oppure alla possibilità di finanziare l’opera tramite il Piano Junker all’interno di quei progetti di interesse comune per l’Unione Europea.