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Utilitalia ed Elettricità Futura: condividiamo l’allarme dei sindacati sull’articolo 177

where Roma when Mar, 06/07/2021 who roberto

L’esternalizzazione per l’80% dei servizi e delle opere - evidenziano le associazioni - è una norma che non tiene conto di legittimi affidamenti e di situazioni transitorie. Fise: un’opportunità, ma servono clausole

L’applicazione dell’articolo 177 lavoratori-elettrici.jpgdel Codice dei contratti pubblici può mettere a rischio la qualità e la continuità dei servizi, con gravi ricadute sul fronte occupazionale. Le imprese, quindi, condividono le preoccupazioni dei sindacati rispetto a una norma che potrebbe destrutturare aziende sane ed efficienti. È la posizione espressa da Utilitalia (Federazione delle imprese di acqua, ambiente e energia) ed Elettricità Futura (principale associazione delle imprese che operano nel settore elettrico italiano) nel giorno dello sciopero nazionale indetto dalle sigle di categoria.
 
Esternalizzare in tutti i casi
L’esternalizzazione per l’80% dei servizi e delle opere - viene evidenziato - è una norma che non tiene conto di legittimi affidamenti, di situazioni transitorie legate ai processi di liberalizzazione concordati con Bruxelles e della tutela costituzionale della libertà d’impresa. L’applicazione della normativa vigente, che prevede pesanti sanzioni dal 1° gennaio 2022 nei confronti delle imprese inadempienti, comporterà la necessità di esternalizzare quasi tutte le attività attualmente gestite, comprese quelle più strategiche, anche in caso di standard qualitativi ed economici ottimali.
 
Rischio destrutturazione imprese
Per Utilitalia ed Elettricità Futura, più che un’efficienza a favore delle comunità, si finirebbe per creare una destrutturazione delle imprese e una perdita del valore patrimoniale dello Stato e degli Enti Locali che spesso ne detengono la partecipazione, oltre alle condizioni per il licenziamento di migliaia di lavoratori altamente specializzati. I concessionari, infatti, dovrebbero necessariamente operare una drastica riduzione della forza lavoro nei settori della distribuzione dell’energia elettrica e gas; con l’esternalizzazione forzata dell’80% delle attività, si avrebbe la perdita o la precarizzazione di oltre 145mila posti di lavoro nel breve-medio periodo nell’intero comparto, come denunciato dai sindacati.
 
Le proposte
Nei giorni scorsi, concludono Utilitalia ed Elettricità Futura, sono stati presentati al Ddl di conversione del Dl Semplificazioni 24 emendamenti da 10 forze politiche che, nella sostanza, vanno tutti nella medesima direzione; si auspica, pertanto, un ripensamento deciso da parte del Governo, anche perché l’incertezza di questi anni rispetto all’applicazione della norma ha già penalizzato il settore sul fronte degli investimenti e dell’occupazione.
 
Ma Fise Assoambiente è favorevole
FISE Assoambiente (Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica) valuta positivamente l’articolo 177 del Codice degli Appalti, che prevede l’obbligo per i concessionari di servizi pubblici di affidare l’80% delle loro attività mediante procedure ad evidenza pubblica entro il prossimo 31 dicembre.  La norma - rileva l’associazione - rappresenta un’opportunità rilevante per le aziende del settore e l’Associazione vigilerà affinché il Legislatore e le Istituzioni competenti applichino quanto previsto dalla legge adottando un modello concorrenziale in grado di garantire un processo ordinato. Le aziende private guardano positivamente all’ampliamento delle opportunità di lavoro, purché siano previste dettagliate e vincolanti clausole di subentro nelle attività come chiaramente previsto dallo stesso articolo 177, con applicazione dei contratti collettivi di categoria stipulati dalle Associazioni più rappresentative. Ciò consentirà, evidenziano dall’Associazione, di assicurare la totale salvaguardia dei posti di lavoro e di sbarrare la strada a operatori non qualificati che spesso portano a servizi di bassa qualità e a trattamenti economici e normativi peggiorativi rispetto a quanto oggi garantito dalle aziende, eliminando qualsiasi fonte di preoccupazione alle Organizzazioni Sindacali e all’Utenza. L’esternalizzazione dei servizi prevista dalla norma non causerà la perdita di posti di lavoro ma, anzi, contribuirà all’incremento degli stessi ed al miglioramento dei livelli qualitativi dei servizi resi all’Utenza. La competizione sul mercato si deve fondare sulla qualità, sulla produttività, sull’efficiente organizzazione di uomini e mezzi e non sul massimo ribasso o sul taglio indiscriminato dei costi nell’obiettivo di riportare in equilibrio, a posteriori, spese e ricavi.

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