Al via in Montenegro i lavori del cavo sottomarino che arriverà in Italia
L'accordo sul cavidotto da 440 km per un investimento di oltre 800 milioni di euro era stato firmato da Terna con le autorità di Podgorica nel 2010
Sulla costa adriatica del Montenegro sono cominciati i lavori per la posa del cavo elettrico sottomarino destinato a collegare il Paese balcanico con l'Italia. I primi metri di cavo - che sarà lungo complessivamente 440 km e che collegherà il promontorio di Jaz, presso Budva, con Pescara - sono stati posati in una cerimonia alla quale sono intervenuti il premier montenegrino Milo Djukanovic e l'amministratore delegato del gruppo Terna Matteo del Fante.
L'accordo sul cavo sottomarino, per un investimento di oltre 800 milioni di euro, era stato firmato da Terna con le autorità di Podgorica nel 2010. Il completamento dei lavori, ha detto Djukanovic, è previsto entro la fine del 2018, e in questi anni saranno in attività circa 500 lavoratori. Da parte italiana sono già stati realizzati 136 km di cavo sottomarino, che raggiunge la profondità di 1.200 metri. In Montenegro ci sono state alcune critiche al progetto, ritenendolo squilibrato a favore della parte italiana, che realizzerebbe un notevole risparmio importando energia a buon mercato dalla sponda balcanica dell'Adriatico.
L’opera, frutto di un accordo firmato dall’allora ministro Paolo Romani del Governo Berlusconi, è stata fortemente contestata a più riprese dal Movimento 5 Stelle che ha presentato nel 2014 un’interrogazione sulla vicenda.