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Putin vuole introdurre una supertassa sulle compagnie russe

where Mosca (Russia) when Lun, 28/09/2015 who michele

Il Cremlino cerca di far quadrare i bilanci statali, ridotti dalla caduta dei prezzi di petrolio e di metano, e dalle sanzioni. Si preparano nuove lotte tra lobby in Russia

Il ministero delle Finanze russo ha suggerito di modificare il metodo di calcolo per l'imposta sull'estrazione dei minerali per le compagnie petrolifere, includendo la cosiddetta “detrazione rublo”, che consentirebbe di aumentare significativamente i ricavi dello Stato. Il vladimirputin.jpgricalcolo riguarda il prezzo di cut-off di 15 dollari al barile, sul quale viene determinata la percentuale delle entrate delle compagnie petrolifere sulla quale non è applicata l'imposta di estrazione.
Oggi il prezzo di cut-off viene convertito in rubli utilizzando un tasso di cambio deciso dal Ministero delle Finanze a 63,5 rubli per dollaro nel 2016, 64,8 rubli per dollaro nel 2017 e 65,8 rubli per dollaro nel 2018. Secondo la nuova proposta il tasso di cambio del 2014 indicizzato con l'inflazione (43,8 rubli per dollaro nel 2016; 47,1 nel 2017; 49,8 rubli nel 2018).
Il Cremlino, tassando in modo più rilevante le compagnie petrolifere, cerca di risanare le casse erariali colpite dalla caduta dei prezzi di petrolio e metano, di cui la Russia è uno dei maggiori produttori ed esportatori al mondo, e dalle sanzioni internazionali.
Fra le compagnie più esposte c’è la Rosneft, il più grande contribuente russo, con 3.000 miliardi di rubli pagati nel 2014 (47 miliardi di euro). Partecipata al 20% dalla Bp, la compagnia è guidata da Igor Secin, la figura più potente a Mosca dopo Putin. In maggio il cda ha confermato Secin al vertice per altri cinque anni, sebbene in febbraio Putin lo avesse pubblicamente e aspramente criticato ricordandogli che oltre agli interessi della compagnia ci sono anche quelli dello Stato.
 
 

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Presidente Russia
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