Rigassificatore di Livorno, quasi concluso il collaudo dell’impianto
L’inizio delle attività commerciali del terminal di Olt Offshore Lng Toscana è previsto per metà dicembre. A regime avrà una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi l’anno, circa il 4% del fabbisogno nazionale
La fase di commissioning dell'impianto di rigassificazione di Livorno della Olt Offshore Lng Toscana sta procedendo con successo ed è ormai in via di conclusione. Il terminale si avvia verso l'entrata in esercizio, in linea con il programma operativo dell’azienda. Lo rende noto un comunicato.
L’inizio delle attività commerciali è previsto, infatti, per metà dicembre. Tutte le operazioni condotte finora sono state svolte nel pieno rispetto delle prescrizioni ambientali e di sicurezza emesse dalle Autorità competenti e in ottemperanza alle disposizioni della Capitaneria di Porto.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro di commissioning che stiamo portando avanti - ha dichiarato Peter Carolan, amministratore delegato della Olt Offshore Lng Toscana - : tutto si sta svolgendo in linea con le nostre aspettative, grazie all’impegno e all’alta professionalità di tutto il personale coinvolto”.
Contestualmente, a seguito delle attività di rigassificazione, è stato immesso gas naturale nella rete nazionale Snam. A regime, l'impianto avrà una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi l’anno, circa il 4% del fabbisogno nazionale.
Olt Offshore Lng Toscana è una società partecipata da Gruppo E.ON (46.79%), Gruppo Iren (46.79%), Golar Offshore Toscana Limited (3.73%) e Olt Energy Toscana SpA (2.69%) e nasce con lo scopo di realizzare un terminale galleggiante di rigassificazione ormeggiato a 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. Il terminale è connesso alla rete nazionale attraverso un gasdotto di 36.5 km realizzato e gestito da Snam Rete Gas, per 29.5 km circa a mare e per i restanti 7 km a terra.