Analisi Irex, la prima metà di luglio nel segno della volatilità
Le aziende, pur in una situazione macroeconomica di crescita negativa, mostrano comunque un certo dinamismo in giro per il mondo. Dopo il via libero al decreto rinnovabili, le Fer diverse dal fotovoltaico appaiono preoccupate per il periodo transitorio dal vecchio al nuovo sistema. Bene, invece, le prospettive per il minieolico
I primi quindi giorni di luglio sono stati caratterizzati da una revisione al ribasso dei tassi di crescita di diversi paesi UE ed extra UE, dalla Grecia, che chiede due anni in più per il risanamento dei propri conti, alla Francia, fino agli Stati Uniti. Non migliora la delicata situazione delle banche spagnole, che hanno richiesto ulteriori 30 miliardi di aiuti. Per la tenuta della moneta unica, una volta allontanato il rischio di uscita della Grecia, è la volta della Finlandia che lascia intendere di essere aperta a nuovi scenari. Nel complesso il vertice di Bruxelles di fine giugno ha dato solo un breve respiro al FTSE All Share, che dopo le chiusure positive di inizio luglio è tornato a scendere segnando, nella prima quindicina, un - 4,33%.
In linea con questo andamento anche il FTSE Oil&Gas, che registra, nello stesso periodo, un risultato negativo del 4,05%. Su questo versante pesa, infatti, la prospettiva che la crisi possa comprimere la domanda di energia.
L’indice Irex mostra maggiore volatilità, con un risultato, per i primi quindici giorni di luglio, paria a -6,7%. Le aziende tracciate mostrano, comunque, un certo dinamismo. Falck Renewables nell’eolico si divide tra Italia e Francia: diventa operativo un parco in Sicilia da 22 MW e termina la costruzione di un altro parco in Bretagna con una potenza di 10 MW. La società, poi, è riuscita a completare l’impianto francese in anticipo rispetto a quanto previsto. Alerion cede il 50% di un impianto a biomassa da 10,5 MW per razionalizzare i propri investimenti a favore di altri in impianti di taglia minore. Enel Green Power conferma la sua predilezione per gli investimenti esteri. Fa il suo ingresso nell’eolico in Messico grazie ad un impianto da 74 MW e consolida la sua presenza negli USA, sempre nell’eolico, con la messa in esercizio di un parco da 150 MW. Punta, poi, ad espandersi nel geotermico in Cile e in Turchia.
Sul fronte normativo, sono due le novità, giunte tra l’altro quasi in contemporanea: da un lato, il raggiungimento per il fotovoltaico del tetto dei 6 miliardi di euro di incentivi e, dall’altro, l’annuncio dell’approvazione del Quinto Conto Energia e del decreto sulle altre rinnovabili elettriche. I nuovi incentivi al fotovoltaico, quindi, saranno applicati già dalla fine di agosto, in anticipo rispetto a quanto si aspettavano gli operatori, con possibili effetti sulla economicità degli investimenti già avviati. Ciò ha avuto ripercussioni negative sull’andamento dell’Irex. La versione definitiva del Quinto Conto Energia conferma, poi, il tetto dei 12 kW per l’esenzione dall’iscrizione al registro. Questo viene in parte mitigato dalla possibilità, per gli impianti tra i 12 e i 20 kW, di evitare l’iscrizione accettando, però, un incentivo inferiore del 20%. Per quanto riguarda le Fer diverse dal fotovoltaico, gli incentivi entreranno in vigore a partire da gennaio 2013. Ciò che preoccupa maggiormente gli operatori è il periodo transitorio dal vecchio al nuovo sistema, considerato troppo breve. Possibili invece nuove prospettive per il minieolico, per il quale il quadro normativo più certo e gli incentivi giudicati interessanti potrebbero favorire gli investimenti.