Elettricità

Tutti positivi i dati di settembre della società delle reti elettriche. L’ad Flavio Cattaneo parla di eccellenza nonostante la crisi

Terna è cresciuta nei primi nove mesi del 2013. La società delle reti elettriche ha registrato ricavi dei primi nove mesi 2013 per 1.401,2 milioni (+7,9%), con un aumento di 102,5 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riferibili per 1.241,8 milioni al corrispettivo di trasmissione (+106,7 milioni rispetto al 30 settembre 2012). L’utile netto del periodo si attesta a 411,6 milioni, in miglioramento del 15,8% rispetto ai 355,5 milioni di euro dell’analogo periodo del 2012. I costi operativi, pari a 268,5 milioni, risultano sostanzialmente in linea rispetto ai primi nove mesi del 2012 (-0,4%). L’Ebitda si attesta a 1.132,7 milioni con un incremento di 103,7 milioni (+10,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2012. Migliora pertanto il margine netto, che si attesta all’80,8% - si legge nella nota della società - e si confronta con il 79,2% fatto registrare nello stesso periodo dell’anno passato, per effetto del consistente incremento dei ricavi e della sostanziale stabilità dei costi operativi.
Gli ammortamenti del periodo crescono di 11,1 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2012, essenzialmente per l’entrata in esercizio di nuovi impianti.
L’Ebit (il risultato operativo) si attesta a 810,7 milioni in crescita di 92,6 milioni(+12,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2012, dopo aver scontato ammortamenti per 322 milioni.
“Questi risultati sono la dimostrazione del livello di eccellenza raggiunto dalla squadra di Terna - afferma l’ad Flavio Cattaneo - che, pur in una congiuntura economica non favorevole, ci ha permesso di conseguire buoni risultati e di continuare il nostro lavoro al servizio delle famiglie e delle imprese italiane, le quali grazie al lavoro di Terna negli ultimi otto anni hanno beneficiato di minori costi per oltre 5 miliardi di euro”.