Per tutti gli isotopi! Un referendum chiederà agli sloveni se vogliono un secondo reattore a Krsko
Si dovrebbe votare in autunno con l’appoggio di tutto il parlamento tranne la sinistra al Governo. I problemi di sicurezza dell’impianto
Il Parlamento sloveno ha sostenuto a larghissima maggioranza il progetto di referendum per un nuovo reattore a Krsko. Con un voto che ha coinvolto la maggioranza dei deputati ha concordato che, data la prevista chiusura della centrale a carbone di Sostanj e l'allungamento della durata di vita dell'attuale reattore di Krsko (Nek) fino al 2043, l'energia solare ed eolica non sono sufficienti a coprire il fabbisogno energetico della Slovenia. Unico partito che ha votato contro il referendum è il partito di sinistra Levica che sostiene il Governo e che ha dichiarato che il referendum servirebbe a ottenere un assegno in bianco per un progetto potenzialmente non realizzabile.
I problemi di Krsko
La centrale di Krsko, situata nei pressi del confine tra Slovenia e Croazia e a 120 chilometri da Trieste, è operata da una joint-venture paritetica tra i due Paesi ed è costituita da un reattore ad acqua pressurizzata Westinghouse da 700 MW di costruzione canadese. Lo scorso ottobre, tuttavia, l’impianto è stato spento per una perdita e sono state attivate tutte le procedure per accertare le cause che ha comportato una serie di interventi che hanno richiesto diverse settimane. All’epoca i rappresentanti dell'Autorità nazionale per la sicurezza nucleare dissero che "riparare il danno senza eliminare la causa non garantisce la sicurezza nucleare a lungo termine".
Gli altri referendum
La domanda proposta per il referendum consultivo che dovrebbe essere organizzato fine novembre è: "Sostieni l'esecuzione del progetto Nek 2, che, insieme ad altre fonti a basse emissioni di carbonio, garantirà una fornitura stabile di energia?'". Intanto il 9 giugno alle Europee, gli elettori saranno chiamati a votare anche per il referendum sull’introduzione del voto di preferenza pure alle elezioni per la Camera di Stato. Gli elettori si esprimeranno anche su fine vita e legalizzazione della cannabis.