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Gasdotti. Parlamento UE: le pipeline degli Stati terzi dovranno rispettare le norme europee

where Bucarest (Romania) when Lun, 08/04/2019 who roberto

Creeranno un mercato Ue del gas più competitivo, garantendo che la proprietà dei gasdotti sia separata dall'approvvigionamento di gas

I gasdotti provenienti da Paesi terzi dovrannogasdotto.jpg conformarsi al diritto comunitario e sui nuovi accordi la Ue avrà competenza esclusiva. Queste le novità delle nuove regole sul mercato del gas, approvate in via definitiva dal Parlamento europeo, che dovrebbero garantire certezza giuridica agli operatori e assicurare maggiore concorrenza nella fornitura di gas.
 
Il testo è stato approvato con 465 voti favorevoli, 95 contrari e 68 astensioni. Dopo l'approvazione formale dei ministri Ue, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Ue ed entrerà in vigore tra 20 giorni. Gli Stati membri dovranno adeguarsi alle nuove norme entro nove mesi.
 
Le norme modificate creeranno un mercato Ue del gas più competitivo, garantendo che la proprietà dei gasdotti che entrano nel territorio dell'Unione sia separata da quella dell'approvvigionamento di gas. I gasdotti devono diventare accessibili ad altri operatori, come già avviene per i gasdotti interni alla Ue. Queste norme porteranno a una maggiore concorrenza, permettendo ai consumatori europei di beneficiare di prezzi più bassi. Le nuove norme inoltre chiariscono che tutte queste regole si applicheranno anche a eventuali progetti futuri di gasdotti con Paesi terzi, incluso il Regno Unito (quando diventerà un paese non-Ue) o il progetto NordStream2.
 
Le norme modificate conferiscono all'Unione europea una competenza esclusiva sugli accordi su nuovi gasdotti fra la Ue e Paesi terzi, anche per la concessione di deroghe. La Commissione può tuttavia autorizzare lo Stato membro in cui si trova il primo punto di entrata del gasdotto ad avviare dei negoziati per la fornitura di gas da un nuovo gasdotto proveniente da un Paese terzo, a meno che non lo ritenga in contrasto con il diritto comunitario o pregiudizievole per la concorrenza o la sicurezza dell'approvvigionamento.
 
Spetterà sempre alla Commissione decidere se concedere o meno una deroga alle regole sulla concorrenza, per uno specifico gasdotto, dopo aver consultato gli altri Paesi Ue interessati. Per quanto riguarda i gasdotti esistenti (collegati ai gasdotti della Ue prima dell'entrata in vigore della nuova direttiva), uno Stato membro potrà decidere in merito a una deroga dalle regole sulla concorrenza entro un anno dall'entrata in vigore di questa direttiva, qualora ciò non pregiudichi la libera concorrenza.

Il relatore Jerzy Buzek (del Ppe) ha indicato che “molti soggetti interessati orientati al profitto avrebbero voluto che questi negoziati fallissero, poiché senza questo accordo le norme Ue non si sarebbero applicate ai gasdotti provenienti da Paesi terzi. Ma quello che porterebbe profitto ad alcuni operatori del mercato comporterebbe una perdita multidimensionale per i nostri cittadini e per l'Unione dell'energia nel suo complesso”. D'ora in poi, invece, “tutti i gasdotti provenienti da Paesi terzi, compreso il NordStream 2, dovranno rispettare le norme Ue: accesso di terzi, separazione proprietaria, tariffe non discriminatorie e trasparenza. Ciò si tradurrà in una maggiore sicurezza energetica nel nostro continente”. Attualmente la Ue importa oltre il 70% del suo consumo di gas naturale principalmente dalla Norvegia, dalla Russia e dall'Algeria, soprattutto attraverso i gasdotti.

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