Green life

Istituito nel 2002 in Carinzia, da quindici anni è diventato un modello di turismo sostenibile, anche grazie alla chiusura degli impianti di risalita, che lo ha reso una risorsa per lo scialpinismo e le escursioni a piedi

Turismo sostenibile come risorsa per un territorio, e non solo per il suo ambiente, grazie a una gestione oculata che pone l’insediamento umano in sintonia con i tempi della natura: è il paradigma del Parco Naturale del Monte Dobratsch, che celebra quest’anno i suoi primi quindici anni.
Fino ad alcuni anni fa il Monte Dobratsch era uno dei più apprezzati comprensori sciistici della regione di Villach, che ogni inverno ospitava sulle sue piste migliaia di appassionati di sport invernali. La scelta di chiuderlo fu dunque coraggiosa, e per alcuni versi anche rischiosa, andando a togliere al territorio un’importante fonte economica. Era tuttavia motivata dalla necessità di proteggere le risorse idriche della zona, ricca di fonti termali apprezzate fin dai tempi più antichi e provenienti proprio dai terreni calcarei della montagna.
 
Il 24 settembre 2002 viene così inaugurato il Parco Naturale del Monte Dobratsch, il primo parco naturale della Carinzia. Insieme a Villach, anche Arnoldstein, Bad Bleiberg e Nötsch im Gailtal, comuni confinanti con l’area del parco, si uniscono in un progetto unico, fondato su quattro principi: informazione, ricreazione, sviluppo locale e tutela dell’ambiente. La nascita del parco genera anche preziosi posti di lavoro, grazie alle diverse attività e iniziative organizzate che mettono sempre al primo posto la conservazione della natura e delle tradizioni popolari.
 
La zona offre molte attrattive: d’inverno tracce per il fondo, lo scialpinismo o le racchette da neve, d’estate sentieri diversi per il trekking. Inoltre, guide esperte accompagnano, su richiesta, gli escursionisti alla scoperta della fauna selvatica: è possibile osservare da vicino le femmine e i cuccioli di camoscio o le eleganti evoluzioni aeree delle aquile reali. Dalla SkyWalk, una piattaforma panoramica sopra il baratro della “Rote Wand”, la grandiosa Parete Rossa, si apre una favolosa vista che spazia dagli Alti Tauri fino alle Alpi Giulie. 
 
Ulteriori informazioni sul sito region-villach.at.