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Uno studio del Polimi rivela come è possibile far convivere coltivazioni ed energia solare

where Milano when Mer, 30/04/2025 who roberto

Lo studio pubblicato su Earth's Future. Tra il 13% e il 16% degli impianti fotovoltaici a terra occupa suoli che erano agricoli: un segnale di come agricoltura ed energia si contendono lo stesso spazio.

L'agricoltura e il solare possonoimmagine10.jpg collaborare verso un obiettivo comune? È questo l’interrogativo alla base di uno studio firmato da alcuni ricercatori del Politecnico di Milano attivi nel dipartimento di ingegneria civile e ambientale e nel dipartimento di energia, il quale getta nuova luce sul potenziale dell'agrivoltaico. Pubblicato sulla prestigiosa rivista Earth's Future, il lavoro di Maddalena Curioni, Nikolas Galli, Giampaolo Manzolini e Maria Cristina Rulli analizza come la coesistenza tra pannelli fotovoltaici e colture agricole può contribuire a risolvere il conflitto globale per l'uso del suolo.
 
La terza via
Con la crescita della domanda di energia rinnovabile e la necessità di produrre sempre più cibo, la pressione sulle terre coltivabili è in aumento. Tra il 13% e il 16% degli impianti fotovoltaici a terra occupa suoli che erano agricoli: un segnale di come agricoltura ed energia si contendono lo stesso spazio.
Ma esiste una terza via. Lo studio rivela che tra il 22% e il 35% delle superfici agricole non irrigue, a livello globale, potrebbero ospitare sistemi agrivoltaici continuando a produrre cibo. Un'opportunità per integrare due bisogni fondamentali, senza compromessi. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno utilizzato un modello agro-idrologico spazializzato, simulando la risposta di 22 colture alla riduzione della radiazione solare causata dai pannelli. Il modello ha permesso di valutare la resa potenziale dei raccolti in diversi climi e aree geografiche, offrendo una mappa globale delle possibili applicazioni dell'agrivoltaico.
I risultati rappresentano una solida base scientifica per guidare scelte politiche e investimenti verso un uso più efficiente e sostenibile del suolo.
 
I commenti
“L'agrivoltaico non è applicabile ovunque, però secondo i nostri risultati ci sono molte aree del mondo in cui sarebbero possibili combinazioni coltivazioni e produzione di energia senza significative perdite di resa”, afferma Nikolas Galli , ricercatore del Glob3Science Lab e co-autore dello studio.
"Utilizzare il suolo sia per coltivazioni sia per impianti fotovoltaici consente di aumentare la producibilità complessiva per superficie occupata riducendo i costi di produzione. In aggiunta, l'installazione di colture sotto i pannelli fotovoltaici consente di ridurrene la temperatura di funzionamento aumentandone l'efficienza", aggiunge Giampaolo Manzolini professore del dipartimento di energia e co-autore dello studio.
“Questa tecnologia potrebbe contribuire a ridurre la competizione per il suolo, migliorando al contempo la sostenibilità dei sistemi agricoli ed energetici”, conclude Maria Cristina Rulli , coordinatrice del Lab e co-autrice dello studio.
 
Leggi lo studio https://agupubs.onlinelibrary.wiley....

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immagine-Glob3Science Lab