Efficientamento energetico: arrivano i soldi per le case popolari
Pronto al varo il decreto del governo che, tramite Pnrr, mette a disposizione 1,3 miliardi di incentivi per le ristrutturazioni nell’edilizia residenziale pubblica. Si potranno installare nuovi infissi, pompe di calore, pannelli fotovoltaici e impianti smart di automazione.
Un incentivo agli investimenti privati per le ristrutturazioni energetiche dell’edilizia residenziale pubblica che determinino un miglioramento dell’efficienza non inferiore al 30%. È quanto prevede il decreto approntato dal ministero per gli Affari europei di concerto con l’Economia sull’efficientamento energetico. Il provvedimento, che rientra nell’ambito degli interventi legati al Pnrr, è pronto per essere approvato.
La norma prevede il sostegno delle ristrutturazioni a beneficio delle famiglie vulnerabili a basso reddito e contro la povertà energetica.
Saranno ammessi all’agevolazione i progetti realizzati tramite Esco relativi a edifici a totale proprietà pubblica e dotati di impianti centralizzati di climatizzazione, spiegano i ministeri.
Gli interventi ammessi
Questi i principali interventi di efficientamento ammessi al finanziamento: isolamento termico, sostituzione di infissi, installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento solare, sistemi efficienti di illuminazione, installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici con classe di efficienza B o superiore. E ancora: installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche, installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficienti oppure con unità di micro-cogenerazione alimentati da fonti rinnovabili.
I fondi
Entro il 30 giugno la struttura di missione del Pnrr trasferirà 1,3 miliardi di euro sul conto del Gse (Gestore dei servizi energetici), per la gestione dello strumento finanziario erogabile in forma di sovvenzione; inoltre, altri 50 milioni andranno alla Cassa depositi e prestiti per la gestione dei prestiti relativi tramite le banche convenzionate.