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​Trattativa Merkel-Putin: la Crimea in cambio di gas low cost?

where Berlino (Germania) when Lun, 04/08/2014 who michele

Secondo l’Independent  è questo il tema centrale della trattativa tra Berlino e Mosca. Sulla strada dell’intesa c’è però l’abbattimento della Malaysia Airlines. Se saltasse, il presidente punterebbe tutto sul peso del gas nel “Generale inverno”

Angela Merkel e Vladimir Putin starebbero negoziando in segreto un accordo che potrebbe porre fine alla crisi ucraina e allentare la tensione internazionale che ha ripiombato il mondo in un clima da nuova Guerra Fredda. In sintesi l’accordo prevedrebbe la rinuncia da parte di Kiev alla Crimea, annessa da Mosca dopo il referendum del 16 marzo scorso, in cambio la Russia interromperebbe gli aiuti ai separatisti delle regioni orientali ucraine di Donetsk e Lugansk, che avrebbero solo una maggiore autonomia ma non l’indipendenza. Kiev otterrebbe inoltre un accordo a lunga scadenza con Gazprom per ingenti forniture di gas ad un nuovo prezzo di favore per rilanciare l’economia. É quanto rivela il quotidiano The Independent.  Da Berlino è già giunta una secca smentita. Queste notizie sarebbero, secondo il governo tedesco, “prive di fondamento”. Non per il quotidiano britannico secondo cui il referendum di annessione, se l’intesa andasse in porto,  potrebbe convincere tutti al riconoscimento prima negato. .
A mettere i bastoni tra le ruote all’intesa è però sopraggiunto il gravissimo abbattimento del Boeing 777 della Malaysia Airlines con 298 persone a bordo. La strage è stata attribuita da Washington e dall’Occidente ad un errore dei separatisti ucraini aiutati - più o meno direttamente - dai russi. Mosca ha respinto le accuse. Ma fonti sentite dall’Independent ritengono che il lavoro fin qui svolto da Merkel e Putin potrebbe ritornare sul tavolo se la situazione riuscisse a stabilizzarsi. Ad ostacolare l’intesa la contrarietà di Usa e Regno Unito, riferisce il quotidiano citando fonti delle due diplomazie, a riconoscere una Crimea russa. Tra l’altro l’intesa servirebbe soprattutto agli interessi della Germania, di gran lunga il primo partner commerciale di Mosca. Ma dopo la sanzioni contro la Russia, Putin, qualora non andasse in porto questo fantomatico piano, non ha decisamente voglia di cedere, anzi. A questo punto attenderebbe, così come suggerito anche dagli strateghi del Cremlino, l’arrivo dell’inverno, quando sarà lui ad avere il coltello dalla parte del manico per gestire le forniture di gas. Insomma, una guerra diplomatica a caratura stagionale, dove, e sembra assurdo dirlo, saranno anche le condizioni meteorologiche a determinare le mosse dei protagonisti. La speranza di Putin è che anche questa volta – come è stato per Napoleone e per Hitler – sarà il generale inverno a determinare la vittoria russa. Lasciare l’Europa senza gas per tutto l’inverno potrebbe essere un ottimo deterrente per Putin, anche se a quel punto la rottura sarebbe insanabile.
 
 
 

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Cancelliere tedesco e presidente russo
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