Assistal, imprese del comparto in difficoltà finanziaria, necessarie nuove misure
Una lettera al Governo per rappresentare la gravissima crisi che il comparto
ASSISTAL, l’Associazione nazionale Costruttori di Impianti, Servizi di Efficienza Energetica ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria, ha indirizzato una lettera al Governo per rappresentare la gravissima crisi che il comparto sta soffrendo a livello finanziario, per la quale non risultano sufficienti gli strumenti adottati con il DL 18/2020.
"Le nostre Imprese - ha affermato Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL - sono in questi giorni impegnate ad avviare e proseguire i cantieri per garantire le nuove costruzioni o il corretto funzionamento degli impianti tecnologici all’interno degli edifici pubblici e privati, in primis delle strutture sanitarie e di tutti i servizi di interesse pubblico e di pubblica utilità. La necessità di portare avanti le nostre attività, ricomprese tra quelle non sospese, è però fortemente minata dalla rilevante sofferenza finanziaria che le imprese stanno subendo a livello nazionale da ormai diversi mesi.”
La forte preoccupazione è che tra qualche settimana le PMI del comparto non avranno più risorse economiche per operare. In tale contesto vi è bisogno dell’adozione di misure straordinarie di maggior impatto, che si aggiungano a quelle già adottate. Per questo ASSISTAL richiede l’introduzione dell’innalzamento della percentuale attualmente prevista per l’istituto della “anticipazione” del prezzo per i contratti pubblici (prevista dall’art 35, comma 18, del Codice dei Contratti pubblici) al 50%, vale a dire un incremento di ulteriori 30 punti percentuali, in aggiunta ai 20 già previsti, sia per i nuovi lavori o servizi da avviare, sia per quelli già in corso.
“Tale misura - ha concluso Angelo Carlini - non produrrebbe maggiori costi nel bilancio dello Stato, perché sono partite economiche già assegnate, in altri termini sono opere e servizi già previsti e pertanto già finanziati. D’altro canto non ricorrerebbe alcuna alea aggiuntiva in capo alla stazione appaltante, in quanto è possibile prevedere, contestualmente all’innalzamento del 50% della anticipazione contrattuale, una relativa congrua fidejussione che tiene al riparo la Pubblica Amministrazione da eventuali speculazioni o inadempimenti”.