Efficienza energetica

Il ministero dell’Economia parla di solo tre banche che hanno ripreso gli acquisti di crediti. Per il capogruppo M5S in Commissione Finanze che ha presentato un’interrogazione: “il decreto è un fallimento”

Il DL cessione crediti fiscali è un fallimento totale, lo dimostrano i 30 miliardi di euro ancora bloccati. A dirlo è Emiliano Fenu, capogruppo M5S in Commissione finanze della Camera che ha presentato un’interrogazione al ministero dell’Economia sulla difficile situazione dello sblocco dei crediti d’imposta legati a Superbonus e bonus edilizi.
 
Solo tre banche
I punti critici della vicenda, secondo il deputato, sono anche altri: non c'è ancora traccia del promesso operatore bancario privato che sarebbe dovuto scendere in campo per acquistare crediti. Forse si svelerà a settembre, come se famiglie e imprese dell'edilizia avessero ancora tempo di aspettare. Nella risposta, il Mef ha detto che ci sono solo tre banche che hanno ripreso gli acquisti di crediti e altre tre sarebbero pronte a farlo. Questo significa che solo l'1% sta riattivando acquisti e cessioni, altro che le mirabolanti promesse dell'Esecutivo. Quarto: questo Governo di destra neoliberista, che inneggia al 'laissez faire' del mercato, a causa del suo immobilismo lascia morire un settore che si era faticosamente rialzato e che ora rischia di perdere decine di migliaia di imprese e posti di lavoro”.
 
Ance chiede una proroga
Intanto l’Ance chiede una proroga per completare i lavori iniziati che, con i cantieri che rallentano, non potranno essere completati entro la fine dell’anno. “Si tratta di un grido d’allarme che stiamo lanciando da almeno un anno già con il precedente Governo” dichiara preoccupata su Il Sole 24 Ore la Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, commentando il dato sui 30 miliardi di crediti destinati al solo Superbonus ancora bloccati e ricorda che i problemi di questo bonus si riflettono sui cantieri in corso ritardando i pagamenti e impedendo la chiusura dei lavori. “La sfida è quella di far ripartire il mercato ma siamo a giugno e questa strada non vede ancora luce”. A preoccupare la Presidente dei costruttori sono anche le speculazioni da parte di società e intermediari che cercano di prendere per la gola imprese e famiglie offrendosi di acquistare i crediti a tassi molto alti. Per questo occorre subito riaprire il mercato.