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Rete IRENE: Franceschini blocca il mercato della riqualificazione edilizia

where Milano when Ven, 25/10/2019 who roberto

Dure parole per le gravi conseguenze prevedibili dopo l’affermazione del ministro sulla detrazione fiscale al 90%

La dichiarazione espressa dal Ministrodario-franceschini.jpeg Franceschini in merito al “bonus facciate” ed alla conseguente detrazione fiscale del 90% comporta una serie di reazioni che bloccherà il settore della riqualificazione energetica in edilizia. È il punto di vista di Rete IRENE che, attraverso il suo Presidente Manuel Castoldi, ha espresso dure parole a riguardo, promuovendo una riflessione più approfondita rispetto alle gravi conseguenze che tale affermazione ha già attivato.

Castoldi parte da alcune considerazioni: ci sono voluti più di 10 anni per mettere a punto un Decreto Ministeriale (26 giugno 2015) che è ritenuto il “testo unico” per le nuove costruzioni e per gli interventi di manutenzione sul patrimonio esistente, indicando nelle varie tabelle i requisiti minimi, di carattere energetico, cui devono rispondere i nuovi edifici e quelli in ristrutturazione (anche della sola facciata). E ci sono voluti più di tre anni perché l’Agenzia delle Entrate regolamentasse i Bonus (eco e sisma) nella loro possibilità di cessione; il tutto nello spirito di rendere le abitazioni meno energivore (quindi meno inquinanti – ecobonus) e più sicure (sisma bonus). Di fatto, allo stato attuale, in base a questa legislazione, se si fa un intervento sulla facciata di un edificio esistente si è obbligati (salvo alcune deroghe ed esclusioni che per altro incidono poco) a mettere a norma energetica l’involucro edile e, nel caso fosse richiesto, di migliorare la sua prestazione antisismica. Quindi, in base a questo decreto ministeriale ed ai bonus relativi, non è possibile intervenire sulle facciate senza studiarne l’efficienza energetica e sismica e porvi rimedio. Le imprese del settore in questi anni si sono attrezzate per essere pronte tecnicamente ad affrontare questo mercato, assumendo tecnici ed aggiornando i propri lavoratori alle applicazioni di tecniche volte al miglioramento energetico e sismico, investendo e scommettendo sul Paese Italia.

Oggi - prosegue Castoldi - la risposta della politica qual è? Il “bonus facciate” con detrazione al 90%. “Ci permettiamo di porre all’attenzione del Ministro Franceschini e del Presidente del Consiglio Conte una semplice domanda: avete pensato a quale reazione avrebbe suscitato la Vostra frettolosa dichiarazione? Allo stato di fatto, le conseguenze sono molteplici: condomini che chiedono di spostare i termini di pagamento delle opere in corso nell’anno 2020 per ottenere il beneficio fiscale del 90%, altri che chiedono di avere delucidazioni sulla tipologia di intervento tecnico da dover adottare (risparmio energetico o abbellimento delle facciate per avere il 90% di detrazione?), progettisti che devono capire quale intervento è corretto progettare, Amministratori di Condominio che devono sapere quale è la giusta delibera da adottare, condomini che devono sapere quale è la giusta decisione da assumere, pena la loro personale responsabilità” ha commentato ancora Castoldi, che ha aggiunto: “Sono tante le riflessioni a cui badare, ma una su tutte fa comprendere la gravità di un’affermazione così improvvida: si è pensato alle conseguenze che si sarebbero ricondotte sul mercato e sulla filiera, quali la completa destabilizzazione delle trattative in essere, il pericolo concreto dello slittamento dei tempi di delibera e di partenza dei cantieri, il danno economico presumibile a carico delle imprese e degli operatori di filiera?”.

La dichiarazione fatta da Franceschini nelle ultime ore è sicuramente la leva perfetta che farà paralizzare un intero comparto e parte dell’economia. Rete IRENE chiede quindi apertamente al Governo di porre chiarezza immediatamente e di dare delle risposte efficaci con l’urgenza del caso, anche con una decretazione urgente, per consentire al mercato di non dover subire ulteriori danni e problemi, consentendo a tutta la filiera di poter operare con la dovuta e doverosa serenità che tutti gli operatori economici di questo Paese meritano di avere.

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