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Studio Cgd – Migliora in tutto il mondo l’efficienza energetica, ma aumenta il fabbisogno

where Washington (Stati Uniti) when Lun, 10/09/2012 who redazione

Fra il 2004 e il 2009 l’intensità del carbonio, cioè le emissioni per unità di energia consumata, è scesa del 5,5% nei grandi paesi industrializzati. Male l’Italia. L’analisi è pubblicata dal Centro per lo sviluppo globale

Migliora l’efficienza energetica nei paesi industrializzati, ma non abbastanza per fermare il riscaldamento globale, perché allo stesso tempo cresce anche la domanda di energia. È quanto risulta da un’analisi del Centro per lo sviluppo globale (Cgd, www.cgdev.org) con sede a Washington.
Fra il 2004 e il 2009, rivela lo studio, i dati hanno registrato una diminuzione dell’intensità del carbonio (cioè le emissioni per unità di energia consumata, ndr) del 5,5% nei paesi sviluppati e di quasi il 10% in India e Cina: si tratta di un miglioramento, controbilanciato però dal fabbisogno, cresciuto del 34% nel medesimo periodo nonostante la crisi. Il Canada è lo stato che ha fatto registrare la maggiore diminuzione di emissioni per unità di consumo, pari al 22%, ma è anche uno dei principali paesi inquinatori e si è ritirato l’anno scorso dal Protocollo di Kyoto. Bene anche Spagna, complice la crisi economica che ha “spento” molte industrie, e Olanda.
L’andamento complessivo dipende soprattutto dal peso di alcune economie emergenti, a cominciare dal Pakistan, dove le emissioni di carbonio per unità di energia (misurate in British thermal unit, Btu) sono aumentate del 18,6% in cinque anni. L’intensità di carbonio, spiegano i ricercatori, è aumentata del 18,1% anche in Turchia, del 14% in Argentina e del 10,3% in Iran. Male anche l’Italia, dove le emissioni per unità di consumo energetico sono cresciute, nel periodo in esame, del 16,9%.
“La riduzione dell’intensità di carbonio del 10% in cinque anni è lodevole – commenta Kevin Ummel, project manager del Carbon monitoring for action database, riferendosi al risultato di Cina e India – ma mi chiedo se non ci siamo bloccati in un trend in cui ognuno si accontenta di ottenere solo piccoli miglioramenti in termini di efficienza”.