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Superbonus. Decreto Aiuti-Quater, ecco cosa è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale

where Roma when Ven, 20/01/2023 who roberto

Tutti i provvedimenti riguardanti condomini, edifici unifamiliari, cessione di credito e garanzia Sace

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficialeaiutiquater.jpg la Legge 13 gennaio 2023, n. 6 di conversione del D.L. n. 176/2022 (Decreto Aiuti-quater) che rende effettive tutte le ultime modifiche che riguardano a vario titolo le detrazioni fiscali (superbonus) e il meccanismo di cessione del credito. La legge di conversione del Decreto, unita alla Legge di Bilancio 2023, completa, di fatto, il pacchetto di norme che confermano la rimodulazione del Superbonus con l’aliquota al 90% per le spese sostenute nel 2023 , modificano la disciplina della cessione dei crediti (ampliamento da 2 a 3 ulteriori cessioni dopo la prima) e introducono prestiti ponte alle imprese con crediti incagliati con garanzia SACE.

Condomini
Più nel dettaglio la legge riguarda la rimodulazione dell’aliquota fiscale del Superbonus nei condomini, dove si segnala la riduzione della detrazione al 90% per le spese sostenute nell’anno 2023 (110% per le spese fino al 31 dicembre 2022) per gli interventi effettuati dai condomini, compresi quelli sino ad un massimo di 4 unità posseduti da un unico proprietario. 

Edifici unifamiliari
Per gli interventi effettuati dalle persone fisiche su edifici unifamiliari, l’estensione del termine previsto per l’utilizzo della detrazione del 110% rimane fino al 31 marzo 2023 (rispetto al precedente termine del 31 dicembre 2022) rimanendo comunque ferma la condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Per quest’ultime, viene precisato che, per gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023, viene ammesso il bonus al 90% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 al verificarsi delle seguenti condizioni: il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (vengono esclusi quindi gli utilizzatori, quali gli inquilini o i comodatari); la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale; il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro.

Cessione del credito e prestiti Sace
Relativamente al meccanismo di cessione dei crediti d’imposta, viene indicata la possibilità di un allungamento dei termini per avvalersi dell’agevolazione fiscale da parte del cessionario, consente per i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, la possibilità di fruizione in 10 rate annuali di pari importo, in luogo dell’originaria rateazione prevista per i predetti crediti (quattro quote annuali), previo invio di una comunicazione all’Agenzia delle Entrate da parte del fornitore o del cessionario, da effettuarsi in via telematica. La quota di credito non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi e non può essere richiesta a rimborso; è stata introdotta la possibilità di un’ulteriore cessione del credito, passando da due a tre, della detrazione a favore di intermediari qualificati ovvero banche, intermediari finanziari e società appartenenti a un gruppo bancario vigilati, ovvero a imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia; limitatamente ai crediti d’imposta derivanti da Superbonus, è previsto l’intervento di SACE a garanzia dei prestiti che le banche concederanno alle imprese con codici ATECO 41 (costruzione di edifici) e 43 (lavori di costruzione specializzati) per trasformare in liquidità i crediti acquisiti.

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