EU-MERCI pubblica il primo rapporto sull’efficienza energetica nell’industria
L’analisi ha messo a confronto le principali misure adottate dai 29 stati, come ad esempio i certificati bianchi, soffermandosi su metodi di calcolo e sussidi
Nell’ambito di EU-MERCI, l’iniziativa che supporta l’industria europea nella realizzazione di progetti di efficienza energetica nei processi produttivi coordinato da RSE con FIRE, è stato pubblicato il primo rapporto “Comparative report on technical specificities of EEOSs and alternative measures for the EED implementation”.
Il documento contiene una relazione comparata sulle specificità tecniche degli schemi di obbligo per l’efficienza energetica (EEO, come i certificati bianchi in Italia) e delle misure alternative per la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Sono state analizzate le principali misure adottate in 29 stati europei, mettendo in evidenza la grande disparità di politiche e tipologie di schemi adottate. Solo 16 stati hanno finora realizzato schemi obbligatori per l’industria, in alcuni casi combinandoli con altre misure di tipo fiscale o regolatorio o basate su strategie di informazione e formazione. In particolare, si è puntata l’attenzione sui requisiti dei diversi schemi, mettendoli per esempio in relazione con i metodi per il calcolo dei risparmi energetici dichiarati e le modalità di monitoraggio dell’efficienza. Questi aspetti rivestono grande importanza perché sono alla base degli incentivi e supporti finanziari riconosciuti. Ben 19 degli Stati europei hanno infatti impostato le loro misure su tali sussidi. Tuttavia, le modalità di quantificazione e rendicontazione dei risparmi acquisiti sono molto diverse da stato a stato e da misura a misura, così come i requisiti di controllo e verifica da parte degli organismi gestori.
Il rapporto è la prima pubblicazione del progetto EU-MERCI dedicato alle buone pratiche per l’efficienza energetica nel settore industriale. I prossimi rapporti saranno focalizzati sugli interventi realizzati e sulle barriere incontrate dalle imprese del settore industriale a livello europeo e verrà pubblicato il database delle buone pratiche industriali, che consentirà di visualizzare interventi realizzati dalle imprese europee negli ultimi anni. Nel 2017 diversi eventi (workshop e webinar) illustreranno a livello europeo i risultati raccolti dal progetto e offriranno alle imprese indicazioni su come cogliere le opportunità disponibili.
Alla riunione con gli advisor del progetto (rappresentanti dei principali gruppi di stakeholder a livello europeo) svoltasi il 21 novembre scorso sono stati inoltre illustrati i dati preliminari provenienti dall’elaborazione dei questionari diffusi a industrie ed ESCO allo scopo di identificare la sensibilità delle medie e grandi imprese all’efficienza energetica, gli approcci seguiti per interventi di efficienza energetica e le barriere all’attuazione degli stessi. Dai primi risultati emerge che la maggior parte delle aziende che hanno risposto al questionario usa indicatori di performance ed ha un energy manager, denotando con ciò una sensibilità matura verso il tema dell’efficienza. Inoltre, quasi tutte hanno condotto audit energetici e sono certificate ISO 50001. Il 90% ha applicato misure di efficienza energetica negli ultimi cinque anni, aumentando la propria credibilità e competitività sul mercato. Emerge infine che il costo degli investimenti è uno dei principali ostacoli alla diffusione dell’efficienza energetica.
Il progetto EU-MERCI, finanziato dal programma Horizon 2020, ambisce a creare in due anni le condizioni per facilitare la realizzazione e diffusione a livello europeo di progetti di efficienza energetica nell’industria e favorire la predisposizione di schemi di sostegno più efficaci, tenendo conto di quanto stabilito dall’art. 7 della Direttiva 2012/27/UE per l’efficienza energetica sugli schemi obbligatori di efficienza energetica.
I partner del progetto che lavorano per cercare di elaborare e diffondere le buone pratiche sono: Ricerca sul Sistema Energetico, Italia (RSE); JIN Climate and Sustainability, Paesi Bassi (JIN); Center for Renewable Energy Sources and Saving, Grecia (CRES); Agenzia nazionale per la conservazione dell’energia, Polonia (KAPE); Agenzia austriaca per l’energia, Austria (AEA); Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, Italia (FIRE); Carbon Trust, Gran Bretagna (Carbon Trust); Black Sea Energy Research Centre, Bulgaria (BSERC); Energy Restructuring Agency, Slovenia (ApE); Spread European Safety SPES GEIE (SPES); Centre for the Promotion of Clean and Efficient Energy in Romania, Romania (ENERO).